Venerdì 13 dicembre
L’AVARO IMMAGINARIO
con Enzo Decaro
Tratto da Molière / Peppino e Luigi De Filippo
regia di Enzo Decaro
Il progetto nasce soprattutto da una curiosità ‘artistica’, a sua volta originata dalla costatazione che, a un certo punto della loro carriera, i De Filippo (Peppino e Luigi in particolare) hanno sentito l’esigenza di confrontarsi con il teatro di Molière e il suo genio innovativo, rimasto forse nel suo genere ancor oggi ineguagliato e vivissimo. A riprova, il fatto che, dopo oltre quattro secoli, in occasione della recente ricorrenza del quattro centenario dalla nascita, si son tenute ovunque celebrazioni, studi e ricerche dedicate al suo teatro e alla sua mai tramontata “comédie humaine”. In particolare, “L’ Avaro” e “Il Malato immaginario” sono stati i due titoli a cui, una generazione dopo l’altra, i De Filippo, padre e figlio, hanno dedicato seppur con differenti approcci la loro attenzione, sia teatrale che umana, dal momento che per entrambi, come del resto per Molière, il confine tra la rappresentazione teatrale e la vita come teatro, anche vissuto nella realtà quotidiana, è stato davvero sottile.
Opera buffa! incitazione, curiosità... che altro? Risate. Riecco Aringa e Verdurini insieme, storico duo di trentennale esperienza. Musica, comicità che arriva dal profondo e che profondamente fa ridere emozionare e talvolta anche commuovere. Perché la comicità è una cosa seria, molto seria se fatta con talento e professionalità, energia e rigore: quello che in questi anni gli ex Aringa e Verdurini alias Maria Cassi e Leonardo Brizzi hanno continuato a portare avanti sempre credendo fermamente nell’importanza del buon teatro e della buona musica. In Opera buffa! Una sorta di piccolo “musical” si scherza attraverso personaggi gag musicali tormentoni, tic umani e non, passando attraverso arrangiamenti musicali che vanno dal jazz alla musica classica e popolare. Poche parole, si gioca con la capacità di farsi intendere e divertire da un pubblico internazionale e di ogni età.
Autore : Maria Cassi e Leonardo Brizzi
Esecutore : Compagnia Maria Cassi
Genere : Eventi
evento del 18 Gennaio 2025 ore 21:00
Alla sua quarta produzione musicale con l’ORT, Alessandro Riccio porta in scena Giacomo Puccini, il compositore di opere più “popolare” di sempre, scomparso esattamente 100 anni fa. Il protagonista questa volta è il macchinista Giacomo, tecnico di palcoscenico esperto. Un uomo forte, pratico, introverso che però si emoziona al cospetto di quelle trascinanti arie che, distraggono, portano lontano. Uno spettacolo nello stile di Riccio, forte della sua capacità di trasformista comico e di attore cantante, il quale riesce ogni volta a rendere la musica colta a portata di mano, udibile per tutti. Sul palco ad accompagnarlo musicalmente spetta ancora una volta all’Ensemble di archi e fiati dell’ORT. Lo spettacolo debutta per l’occasione nel 2024, anno pucciniano che celebra i 100 anni della morte del compositore lucchese.
Orietta, un personaggio secondario di un film dell’orrore, sta per essere raggiunta da un misterioso assassino, ma riesce a inaspettatamente a sfuggirgli uscendo da uno strappo dello schermo. Si ritrova in una sala cinematografica deserta dove incontra Moira, la maschera del cinema. Moira pensa di essere impazzita, ma deve ricredersi perché Orietta ora è viva e le chiede aiuto. La trama del film si inceppa e Moira, temendo di perdere il posto di lavoro, cerca di convincere Orietta a ritornare nel film per farsi assassinare. Ma Orietta è decisa a cambiare il suo destino. E anzi, vorrebbe diventare sua amica. Mentre sullo schermo i personaggi girano a vuoto, Moira si confida: è una donna disperata, che vive una relazione tossica, da cui non riesce a uscire. La situazione si rovescia. Adesso è Orietta che incoraggia Moira a trovare lo “strappo” per scappare da una storia dell’orrore. E alla fine sarà proprio lei a salvarla. Con una inedita interazione fra Teatro e Cinema, con una comicità dai ritmi incalzanti, la nuova commedia di Edoardo Erba ci tiene sospesi in un mondo di mezzo fra realtà e fantasia, e va dritta al cuore, attraversando con leggerezza i nostri incubi peggiori.
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa? Il nostro spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso. Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la DONNA.
Autore : Paul Julius Moebius di Giovanni Gra regia Gra&Mramor
Esecutore : con Veronica Pivetti
Genere : Eventi
evento del 3 Marzo 2025 ore 21:00